A due giorni dalla prevista riapertura completa al traffico del viadotto, la società delle strade ha comunicato l’impossibilità a concludere l’intervento
TERAMO – I lavori infiniti su ponte San Gabriele continuano ad essere procrastinati di settimana in settimana e non si vede la luce in fondo al tunnel. Tra pilastri, giunti e impalcato, nelle varie fasi il viadotto di accesso alla città, quello che sostiene il maggior volume di traffico sulla statale 80, è stato limitato per almeno tre anni al traffico ad una sola corsia.
Gli appelli lanciati ad Anas dall’amministrazione comunale di Teramo, in particolare dall’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Cavallari, sono caduti nel vuoto. C’era la forte aspettativa che l’infrastruttura tornasse pienamente fruibile con la riapertura delle scuole o qualche giorno di ritardo e invece niente.
Adesso la società della strade ha comunicato per le vie brevi al sindaco Gianguido D’Alberto che non riuscirà a concludere l’intervento entro la fine di settembre, come precedentemente assicurato, manifestando l’esigenza di ulteriore tempo per portare a termine i lavori.
“E’ una situazione inaccettabile – dichiarano il sindaco D’Alberto e l’assessore Cavallari –. Il Comune nel corso degli ultimi mesi, e in particolare nelle ultime settimane, ha insistentemente sollecitato Anas per conoscere l’andamento dei lavori, affinché si rispettassero le tempistiche della riapertura per l’avvio dell’anno scolastico e, successivamente, di fine settembre, così come affermato da Anas. Ieri, invece, c’è stato comunicato che per problematiche connesse ai lavori, non possono ancora essere riaperte entrambe le carreggiate al traffico leggero e pesante”.
Dopo aver ricevuto comunicazione degli ulteriori ritardi nell’esecuzione dei lavori, nella stessa giornata di giovedì, sindaco e assessore hanno scritto al prefetto Fabrizio Stelo. Per il primo cittadino e l’assessore è assolutamente necessario che “i lavori vengano portati a termine immediatamente, potenziando l’attività. Non si può continuare a dilatare i tempi”.
I lavori, ripresi a fine maggio, si sarebbero dovuti concludere prima della riapertura delle scuole. “Sono quattro mesi che il ponte è percorribile solo a senso unico – concludono i due amministratori – e nonostante le rassicurazioni dell’Anas, ad oggi proseguono i ritardi nella definizione dell’intervento. Non è concepibile che a due giorni dalla fine del mese di settembre, data indicata come quella di ultimazione dei lavori, ci venga chiesto ulteriore tempo, dopo che l’intervento si è già protratto ben oltre il tempo stabilito. Con i cantieri del sisma e del Pnrr e la riapertura delle scuole questi ritardi rendono sempre più problematica la gestione del traffico in città”.